Villa Vigna Contarena
Detta anche Villa Contarini degli Scrigni, è una delle più pregevoli dimore storiche di Este, affiancata da un suggestivo Orto segreto
Villa Contarini, nota anche come Vigna Contarena, è una delle più pregevoli dimore storiche di Este. Immersa in un ampio parco che si estende fino alla cortina muraria del castello carrarese, vi si accede da un cancello posto in via Cappuccini lungo le pendici del monte Murale. L’edificio che oggi vediamo risale ai primi anni del ‘600 e rappresenta l’ampliamento di una precedente costruzione. E’ una delle numerose ville edificate dai nobili Contarini in terraferma sotto il dominio della Repubblica Serenissima, che dal XV secolo coinvolse anche l’area euganea. Il committente, Giorgio Contarini, era un esponente del ramo di San Trovaso detto “degli Scrigni”, il quale ordinò la costruzione di “diverse fabbriche da gastaldo, orto, cortivo e altre pertinenze”. La villa fu modificata nuovamente all’inizio del ‘700 con l’aggiunta di due gradinate a gomito che introducono all’elegante pronao neoclassico aggettante rispetto al corpo della villa e retto da colonne ioniche. A coronamento del pronao è posto un raffinato abbaino, sovrastato da un piccolo timpano che conclude lo sviluppo verticale della facciata.
All’interno l’atrio è decorato con affreschi: incorniciate da lunette e finte nicchie sono rappresentate figure allegoriche (la Mansuetudine e la Carità). Il salone nobile presenta invece alcune scene mitologiche, inquadrate in una complessa cornice formata da elementi zoo-fitomorfi e motivi scultorei. I miti raffigurati sono Diana e Endimione, Apollo e Dafne, Apollo che uccide la ninfa, Apollo e Diana. Al di sopra dei dipinti si riconosce il monogramma di Marco III Contarini, ambasciatore a Vienna negli anni Quaranta del ‘700, probabile committente del ciclo. Anche il soffitto è decorato con figure allegoriche (la Fama e l’Eternità) e con il mito del Sole.
I protagonisti dell’intero ciclo di affreschi sono Apollo e Diana, che racchiudono un forte significato simbolico: sulle pareti sono illustrate le loro passioni terrene, mentre il dio della luce, Apollo, presiede dal cielo l’espansione della gloria e della fama dei Contarini. Lo stile pittorico delle figure evoca un gusto barocco, invece le scene laterali caratterizzate da colori molto vivaci e una costruzione fantasiosa riconducono al pieno rococò.
Al secondo piano si trovano altri dipinti meno importanti, tra cui le Stagioni e i Punti Cardinali, mentre altre figure mitologiche sono state riportate alla luce a seguito di recenti restauri. La diversità di stili delle decorazioni fa pensare che siano stati più artisti a lavorare in questa villa; il periodo di esecuzione degli affreschi è collocabile tra la fine del Seicento e il primo decennio del Settecento.
A fianco della villa, verso la retrostante via Cappuccini, un muro racchiude un piccolo spazio verde recintato chiamato “Orto segreto” o “vigna”, termine col quale nelle fonti dell’epoca si indicavano i giardini abbelliti con reperti archeologici. L’Orto segreto riprende l’ideale concezione dell’hortus conclusus rinascimentale e al suo interno ancora oggi si trovano sedili in pietra alternati a nicchie un tempo occupate da statue. Fu lo stesso costruttore della villa, Giorgio Contarini, a trasformare la sua residenza in un piccolo museo archeologico, raccogliendo un cospicuo numero di reperti romani, per lo più iscrizioni lapidee.
Nel 1805 la proprietà fu acquistata dal conte Cristiano Haugwitz (1752-1832), all’epoca ministro del re di Prussia. Il nobile tedesco ha il merito di aver donato la collezione archeologica della Vigna Contarena al Comune di Este, contribuendo così all’allestimento del Museo Lapideo, un’anticipazione - sorta verso la metà dell’Ottocento - di quello che oggi è il Museo Nazionale Atestino. Nel parco, vicino a una torre del castello, è ubicata la tomba del conte, che nel 1821, terminata la carriera politica, si ritirò a vivere in questa sua residenza italiana. La lapide tombale riporta la seguente iscrizione in francese: “Ci git / Chretien Henri Curce / Comte de Haugwitz / Ministre d'Etat et du Cabinet / de S.M. le Roi de Prusse / nè le 11 Juin 1752/ decedè le 9 Fevrier 1832”. Molti alberi, tra cui un pino macedone, cipressi e carpini, costituiscono la vegetazione del parco.
Oggi la Villa Contarini-Haugwitz è di proprietà della famiglia Caporali, che ha recentemente messo a disposizione di turisti e visitatori alcune stanze in affitto per vacanze.