Sentiero del Monte Rosso n.16
Sentiero n.16 del Parco Regionale dei Colli Euganei
Il Monte Rosso è isolato rispetto alla conformazione dei Colli Euganei; i cambiamenti avvenuti nelle ere geologiche (Pliocene e Quaternario) ne hanno determinato la caratteristica forma a cono formata da trachiti alcaline e da depositi quaternari. Tra quest'ultimi una torbiera ha fatto rinvenire i resti di un bue a corna corte (Bos tauros brachyceros, Rutimeyer).
Prima di iniziare il percorso del sentiero del Monte Rosso, potrete ammirare Villa Bembiana e il suo parco monumentale; fiancheggerete il muro di cinta della villa tra gli splendidi platani e carpini fino a svoltare a sinistra in via Circuito Monte Rosso. Questo tratto di bosco è costituito da diversi esemplari di robinia di età differente, segno che l'uomo si è dedicato in maniera massiccia alla coltura di questa specie. Si intravedono inoltre anche gli antichi terrazzamenti agricoli nei quali si coltivavano vite, cereali e prodotti dell'orto. I terreni ormai abbandonati da anni hanno subito l'invasione della robinia a discapito della rovere, del carpino bianco e dell'orniello.
Proseguendo lungo la pista, vi imbatterete in una parete di una cava dismessa che ha modificato profondamente l'aspetto di tutto il versante orientale del monte. Alla fine della pista è presente una piazzola con una recinzione protettiva in pali di castagno e dalla quale si inizia a salire lungo un impluvio scavato nella roccia. Noterete un maestoso leccio che si distingue dalla vegetazione circostante formata da boschi di diversa origine.
Conclusa la salita, incontrerete un incrocio che a destra vi porterà verso il bordo della cava, dove in corrispondenza di un gigantesco rovere è situata una grotta non accessibile al pubblico. Effettuando una piccola deviazione, è possibile accedere a un meraviglioso punto panoramico con recinzioni, proprio perché in alcuni tratti può risultare pericoloso.
Ritornando all'incrocio, il sentiero principale prosegue lungo la vecchia pista forestale di bosco di castagno invecchiato e abbandonato dall'uomo per gli ingenti costi della sua manutenzione. La vegetazione è stata colpita dal cancro corticale, un fungo patogeno introdotto probabilmente attraverso delle cassette di legno provenienti dall'America durante la prima guerra mondiale. L'organo legnoso presenta delle aree dal contorno irregolare e rossastro. La pianta non muore, ma non esistono cure a meno che non si intervenga con il taglio dei soggetti arborei che presentano gli evidenti segni della malattia.
Raggiunta la cima potrete godervi il bellissimo panorama di Praglia e dei monti delle Are, Lonzina e Boscalbò per poi scendere lungo la strada di tornanti, che in antichità conduceva a Villa Bembiana.
Incontrato un bivio continuerete la discesa del percorso, costituito da boschi termofili con esemplari di leccio, orniello, roverella, bagolaro e acero campestre. In prossimità di un tornante si abbandonerà la pista, proseguendo lungo uno stretto sentiero che vi riporterà in via Circuito Monte Rosso.