Buso dei Briganti
Antica leggenda e spettacolare punto panoramico
Il Buso dei Briganti si trova sul monte Cinto e rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dei Colli Euganei.
La leggenda narra che nell' 800 la particolare conformazione rocciosa di trachite radunava combriccole di briganti, i quali, attraverso uno scavo di una breccia sulla roccia, accedevano ad una posizione panoramica ottimale per controllare il territorio sottostante. Il fenomeno del brigantaggio era molto diffuso soprattutto in queste zone, proprio perché la posizione favorevole permetteva di intercettare il passaggio di viandanti che venivano derubati dei loro averi.
I gradini incisi sulla roccia conducono ad una porta (la porta del Buso dei Briganti) che chiudeva l'accesso esterno, e la leggenda che coinvolge questo luogo è ancora viva nonostante il passare del tempo.
“Ci fu un tempo in cui uno, prima d'avventurarsi, faceva testamento e poi si segnava tre volte. Quel gruppo di sassi, a tre quarti del Monte Cinto, era un covo di ladri...”
La paura di attraversare quelle pianure abitate da briganti senza scrupoli era molta! L'esigenza di debellare questi delinquenti fu talmente forte che, nel 1848, Radetzsky istituì il giudizio statuario mediante il quale ne furono catturati ed uccisi parecchi.
La leggenda racconta inoltre che nel 1856, dopo una retata ed una estenuante lotta, vennero giustiziati cento briganti nella piazza di Este. Il capobanda si salvò e trascorse il resto della sua vita con la moglie nascondendosi nel Buso dei Briganti. L'amore lo trasformò in un uomo buono, tanto da essere ribattezzato con l'appellativo di Eremita o di Santo. Nelle notte lunari lo si vedeva in cima al sasso con le braccia incrociate.