Colli Euganei

ITItaliano

Menu principale

Museo delle Antiche Vie di San Salvaro

Museo delle Antiche Vie di San Salvaro

Museo delle Antiche Vie di San Salvaro

“Antiche Vie” di pellegrinaggio nel cuore della Bassa Padovana

A Urbana, in un’ala dell’ex monastero di San Salvaro, è stato allestito un piccolo museo, dedicato alla storia della cultura rurale e del territorio racchiuso tra i Colli Euganei e l’Adige.
Il museo di San Salvaro fa parte del sistema museale costituito negli anni Novanta dal Gruppo Bassa Padovana con lo scopo di approfondire la storia dell’antropizzazione di questo territorio nelle varie epoche storiche.

In particolare, nel museo di San Salvaro, si trovano dalle testimonianze dei tracciati stradali dalle centuriazioni romane, alle vie attraversate nel Medioevo dai fedeli in viaggio verso le grandi mete di pellegrinaggio. Questo è il motivo per cui è stato chiamato Museo delle Antiche Vie, a sottolineare il fatto che questi luoghi sono da sempre crocevia di popoli e luoghi di continuo scambio commerciale e culturale.
Strade percorse da mercanti o da pastori che conducevano le loro greggi verso nuovi pascoli, strade percorse dai pellegrini diretti a Santiago de Compostela che trovavano ristoro nei monasteri e nelle abbazie della Bassa, dove sostavano a riposare per poi riprendere il lungo cammino.

Nella prima sala del Museo delle Antiche Vie si trovano documenti storici e carte, oltre alla riproduzione della nota mappa del “Retratto del Gorzon” (l’originale si trova al museo etnografico di Stanghella) che ci dà un’idea esaustiva di come doveva essere il paesaggio nel Cinquecento.
Nel Museo delle Antiche Vie troviamo inoltre uno spaccato di vita rurale, grazie a una sala interamente dedicata alla comunità che nei secoli si è qui stabilita adattandosi alle particolari condizioni ambientali. 
Vi troviamo oggetti e utensili dei mestieri più conosciuti, come il contadino e gli artigiani, tra cui il calzolaio che produceva le “sgiàvare” o “sgàlmare” (zoccoli di legno), fino a quelli più caratteristici e tipici di queste zone, come lo “scariolante”, il bracciante che trasportava la terra con la carriola durante gli interventi di bonifica.

Il Gruppo Bassa Padovana venne fondato negli anni Settanta con lo scopo di approfondire e diffondere la conoscenza del patrimonio rurale e del territorio che si estende dai Colli Euganei all’Adige. 
Tra i musei della Bassa Padovana, oltre a quello delle Antiche Vie, troviamo: il Museo dei Villaggi Scomparsi di Villa Estense, il Museo della Centuriazione Romana di Granze e il Museo etnografico di Stanghella.

 


Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell'informazione: GAL Patavino.
Autorità di gestione: Regione del Veneto
- Direzione AdG FEASR e Foreste -