Rovolon
Un territorio ideale per la nascita dei primi centri urbani
Il Comune di Rovolon si trova sul versante nord occidentale dei Colli Euganei , al confine con la provincia di Vicenza.
Anche se mancano notizie certe sull’origine del primo insediamento, il territorio dell’attuale Rovolon risulta già nel I secolo a.C. aggregato al Municipium di Padova, mentre nel 569 a.C. l’area venne divisa da Alboino, re dei Longobardi, tra Padova e Vicenza. Seguendo la sorte dei paesi limitrofi anche Rebolone (toponimo attestato nel X secolo) fu assoggettato nel ‘300 ai Carraresi di Padova e poi fece parte della Repubblica di Venezia.
Rovolon rappresenta il centro più antico e popoloso e sorge in posizione sopraelevata tra il Monte Grande e il Monte della Madonna. L'imponente Chiesa di San Giorgio, sorta in epoca longobarda, fu donata dal vescovo di Padova al monastero benedettino di Santa Giustina nel 970, e poi più volte restaurata. A sinistra della chiesa sorge l'Antica Osteria Fardigo (già Palazzo Lion): costruita nel XVII secolo, rappresenta un tipico esempio di uso architettonico della pregiata trachite di Zovon. Proseguendo verso la frazione di Bastia si incontra la cinquecentesca Villa Ottavia, che rimanda alla secolare presenza benedettina in questi luoghi: costruita dai monaci di S. Giustina, fu residenza del Rettore della grande proprietà monastica denominata Corte di Vegrolongo, confiscata in epoca napoleonica. Una suggestiva vista panoramica regala Villa Da Rio-Soranzo, oggi Schiavinato.
Il Comune di Rovolon comprende due frazioni in pianura: Bastia e Carbonara. La prima deriva il suo nome da una fortificazione di epoca carrarese e oggi costituisce la sede municipale. In passato fu il fulcro di tutte le principali attività economiche della zona, essendo un importante snodo su un canale di collegamento con il Bacchiglione, via d’acqua che conduce alla città di Padova. Tra le molte ville, che conferiscono a questa zona particolare prestigio, da notare Villa Barbarigo-Montesi e Villa Papafava in località Frassanelle. La seconda, edificata alla fine dell’Ottocento sui resti della dimora del ramo cadetto dei Carraresi e dotata di un ampio parco progettato dallo Jappelli, ospita oggi un rinomato campo da golf. Carbonara invece si è distinta in passato per l'eccellente attività volta alla trasformazione del legname in carbone, come si evince dal suo nome.