Lozzo Atestino
Una fiorente località rurale sul territorio di confine
Il comune di Lozzo Atestino è territorio di confine con la provincia di Vicenza ed è caratterizzato da un'ampia area pianeggiante ricca di corsi d'acqua e dall'isolato monte di Lozzo. L'etimologia della località deriva dal latino Lutum (fango) riferito alla presenza di vaste paludi in passato, mentre “atestino” indica il legame che la univa all'antica città di Atheste.
In epoca romana l'intera zona faceva parte dell'agro atestino e le pendici del monte Lozzo risultavano largamente sfruttate ad uso agricolo. A partire dall'XI secolo, grazie alla sua posizione strategica, Lozzo divenne un importante caposaldo del sistema difensivo padovano, di cui è ancora oggi testimone il Castello di Valbona. Perfettamente conservato nelle sue forme trecentesche, il fortilizio attualmente ospita un rinomato ristorante. Non rimane, invece, nessuna traccia del castello della famiglia Da Lozzo, raso al suolo nel 1312 dalle truppe veronesi.
Il passaggio sotto il governo della Repubblica di Venezia portò grandi vantaggi al territorio, che nel XVI secolo venne coinvolto in un'importante opera di bonifica. Il cosidetto Retratto di Lozzo permise di riscattare molti terreni alle paludi e favorì la creazione di vaste proprietà fondiarie controllate da potenti famiglie patrizie. La bellissima Villa Lando-Correr è l'emblema del dominio economico e rurale di questo territorio da parte dei veneziani fino alla fine del '700.
La grande chiesa di Lozzo sorge su una piccola altura ed è dedicata ai Santi Leone e Carpoforo. Costruita nella seconda metà dell'800 su progetto di Giuseppe Riccoboni, si presenta con un grande pronao sorretto da possenti colonne e una scalinata monumentale in perfetto stile neoclassico.
Si segnala, infine, l'oratorio di San Rocco nella piccola frazione di Valbona, eretto dai Lando nel XVI secolo è stato successivamente ampliato nell'Ottocento; oggi risulta sconsacrato e viene utilizzato come auditorium.