Cinto Euganeo
Comune di Cinto Euganeo
Il piccolo comune di Cinto Euganeo possiede antiche origini romane nel nome: probabilmente l'origine del toponimo deriva dal latino Quintus (quinto miglio) che si riferiva alla distanza dalla città di Atheste percorrendo un'antico tracciato romano; qualcuno ipotizza però che Cinto possa derivare anche dall'appellativo riferito alla dea Cintia (Diana), in onore della quale pare fosse stato qui costruito un tempio.
Il paese si è sviluppato attorno all'antica Chiesa di Santa Maria Assunta, la cui presenza è attestata fin dal X secolo e che venne eretta sul luogo dove si trovava una torre medievale, di cui si possono scorgere ancor oggi le tracce osservando la base del campanile.
Un vero e proprio castello si trovava sulla sommità del Monte Cinto, il quale venne distrutto da Ezzelino da Romano durante la guerra tra Scaligeri e Carraresi.
Le quattro frazioni del Comune (Fontanafredda, Cinto, Valnogaredo e Faedo) si distinguono per la bellezza dei loro paesaggi e per la presenza di importanti edifici di grande valore storico.
Fontanafredda è ubicata presso il monte Resino e il suo nome trae origine dalla fonte di acqua fredda che ancor oggi scorre davanti la sede del Municipio. All'interno della Chiesa di San Donato, che è stata ricostruita nel XVIII secolo, sono presenti tre pregevoli altari in marmo, mentre sulla cima del monte Resino è possibile intravedere un edificio facente la funzione di richiamo per gli uccelli (Roccolo o Castelletto).
Valnogaredo è incastonata alle pendici del monte Vendevolo e dominata dalla maestosa Villa Contarini contenente gli affreschi di J. Guarana e dalla Chiesa di San Bartolomeo. Il percorso naturalistico che porta al monte Venda, il più alto dei Colli Euganei, e i resti dello straordinario acquedotto romano visibili nel sito denominato “Buso dea Casàra”, sono due delle attrazioni più importanti di questa località.
La frazione di Faedo, che deriva il suo nome dall'antica presenza di boschi di faggi, merita una visita per i panorami che si godono dal suo abitato e per la presenza di alcune bellissime dimore, come Villa Alessi, già abitata dall'archeologo Isidoro Alessi e oggi rinomata azienda vitivinicola. La piccola chiesa dedicata a San Pietro, eretta nel 1497, è stata sottoposta a numerosi rifacimenti a causa di sismi, frane e incendi avvenuti nel corso dei secoli. All'interno si possono ammirare gli altari provenienti dall'antico monastero degli Olivetani del Venda.
Un'altra importante attrattiva di Cinto Euganeo è la fornace di Cava di Bomba, eccezionale esempio di archeologia industriale, oggi ospita un interessantissimo museo geopaleontologico che raccoglie una ricca collezione di fossili provenienti dai Colli Euganei e dal resto del mondo.