Arquà Petrarca
Uno dei Borghi più belli d'Italia, tanto amato da Francesco Petrarca
Arquà Petrarca è un borgo considerato tra i più belli e caratteristici dei Colli Euganei. Le sue origini sono molto antiche, infatti nei pressi del Lago Costa è stata ritrovata una stazione palafitticola preistorica risalente all'età del Bronzo.
In epoca Medioevale venne costruito un castello abitato da Rodolfo Normanno, vassallo del marchese d'Este, come testimonia un documento dell'XI secolo. Alle pendici del Monte Castello, l'altura dove sorgeva la fortificazione, cominciò a svilupparsi il nucleo abitativo di Arquada, caratterizzato dalla presenza di due luoghi di culto, la pieve di S.Maria Assunta e l'oratorio della S.S. Trinità.
Durante l'età Comunale il controllo politico del borgo passò al Comune di Padova, per divenire quindi territorio assoggettato alla Signoria dei Da Carrara, che nella prima metà del Trecento assunsero il dominio del capoluogo e della sua provincia. All'epoca carrarese risalgono sia la distruzione del castello, avvenuta a seguito della sanguinosa battaglia contro gli Scaligeri veronesi, che l'elevazione del borgo a sede di vicarìa. Fu proprio l'acquisizione di questo privilegio che favorì l'arrivo di Francesco Petrarca ad Arquà: il celebre poeta toscano si innamorò del luogo che probabilmente gli ricordava la terra natìa e decise di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in una bella casa del borgo, dove morì nel 1374. La fama di Arquà da quel momento divenne indissolubilmente legata alla figura del Petrarca, la cui casa e il cui monumento funebre sono ancor oggi mèta di pellegrinaggi letterari e visite culturali.
Nel 1405 la Repubblica di Venezia succedette al dominio Carrarese, portando un lungo periodo di benessere e splendore. Molte famiglie veneziane e padovane, attirate dalla fama del luogo e dalla “moda petrarchesca”, decisero di costruire qui le loro raffinatissime residenze estive. Nel 1787 la fine della Repubblica Serenissima portò ad una inesorabile decadenza: Arquà, senza più i suoi privilegi, cominciò a perdere d'importanza. Quando nel 1866 il Veneto fu annesso al Regno d'Italia, la città cambiò nome in Arquà Petrarca, onorando il poeta che tanto amò questa terra.
La bellezza e la suggestione del suo centro storico ancora straordinariamente intatto, hanno reso possibile il suo inserimento tra i “Borghi più belli d'Italia”. L'attenzione nel valorizzare i prodotti locali come l'eccellente olio d'oliva gli ha permesso, inoltre, di aderire all'Associazione Nazionale Città dell'Olio e di diventare mèta prestigiosa di un turismo enogastronomico di altissima qualità.