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Ex Monastero di San Salvaro

Ex Monastero di San Salvaro

Ex Monastero di San Salvaro

Sorto lungo un’antica via percorsa da mercanti e pellegrini, il monastero ora ospita un ostello e un museo

Il complesso dell’ex monastero di San Salvaro sorge con la sua chiesa nel comune di Urbana, sulla riva destra del fiume Fratta, ai confini con il Veronese.
Il monastero venne costruito lungo la “Callis Magna” l’antica via che collegava la Bassa Padovana con la Bassa Veronese, un crocevia di scambi commerciali, migrazioni e pellegrinaggi.

Della chiesa si hanno notizie dal 1089, ma le sue origini sono probabilmente anteriori.
Il monastero venne edificato attorno al 1100 e intitolato a “San Salvaro”, il Santo Salvatore, ossia il Cristo Redentore e destinato originariamente ad accogliere una Schola Sacerdotum, ossia un seminario sacerdotale.

Nel 1181 Papa Alessandro III affidò il monastero e i relativi possedimenti all’Abbazia di Santa Maria delle Carceri, retta all’epoca dai monaci dell’ordine agostiniano di Porto di Ravenna.
Quando nel 1407 Papa Gregorio XII soppresse l’ordine degli Agostiniani Portuensi, concesse l’Abbazia di Carceri e il Priorato di San Salvaro ai Camaldolesi di San Giorgio; a questi subentrarono nel corso del Quattrocento i monaci Camaldolesi di San Michele di Murano.
Verso la fine del Seicento la proprietà passò alla famiglia veneziana dei Conti Carminati che lo adibirono a scopi abitativi, mentre la chiesa era retta da sacerdoti diocesani.
Col passare del tempo però tutto il complesso cadde in uno stato di abbandono che lo ridusse a un rudere.

La chiesa in stile romanico fu più volte oggetto di restauro nel corso dei secoli; l’ultimo intervento avvenne negli anni Settanta, a seguito del danneggiamento subito durante la Seconda Guerra Mondiale.
Al suo interno si può ammirare nella conca dell’abside il Cristo Pantocratore che gli storici fanno risalire al periodo gotico.

Nel 1995 il monastero di San Salvaro viene acquistato dalla Parrocchia e dal Comune di Urbana con lo scopo di restaurarlo e dare nuova vita al complesso.
Oggi, il Monastero di San Salvaro ospita una scuola sacerdotale e un ostello per l’accoglienza di gruppi e lo svolgimento di incontri spirituali. È inoltre sede della Parrocchia e del Museo delle Antiche Vie.


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