Duomo di Conselve
La Chiesa arcipretale di Conselve intitolata a San Lorenzo, è scrigno di opere d’arte di inestimabile valore
Nel 1748 a Conselve, venne consacrata la nuova chiesa, poiché si era manifestata l’esigenza di costruire una chiesa più grande per accogliere i fedeli. I lavori, su disegno di Francesco Vecellio, durarono ben 28 anni.
La chiesa venne edificata con un un’unica navata centrale e otto cappelle laterali.
Nel presbiterio, sul fondo della maestosa abside, si trova l'altare maggiore settecentesco in marmo di Carrara, con il tabernacolo finemente lavorato e decorato con dettagliatissime statuine. Al di sopra, una grandiosa corona in legno dorato si estende dall'arco all'abside. L’ampio soffitto è dominato dagli affreschi del Caironi, che raffigurano il processo del Martire S. Lorenzo. Lungo il perimetro del soffitto fanno corona i 14 medaglioni (tele) di pregevole fattura raffiguranti gli apostoli e i santi.
La tela che si trova sulla parete di fondo del presbiterio con il martirio di S. Lorenzo è attribuita al Tintoretto.
Altre opere di notevole rilevanza sono le due grandiose tele (20 mq ciascuna) infisse ai due lati del presbiterio: a destra “L’Ultima Cena” e a sinistra “il Sacrificio di Melchisedech”; entrambe sono opera di Lodovico Seitz di Roma.
Tutti gli altari marmorei laterali sono in stile rinascimentale con colonne romane, eccetto i primi due che sono in stile barocco ed appartenevano già alla vecchia chiesa.
L'altare di S. Giovanni Battista è datato 1798; la tela del Matteini che raffigura il Battesimo di Gesù risale al 1803. Coevo è l'elegante battistero marmoreo che inizialmente si collocava all'ingresso in sacrestia e venne poi trasferito negli anni Trenta al posto dell'altare di S. Giovanni Battista.
L’attuale Via Crucis venne fatta incastonare sul piedistallo delle lesene dall'Arc. Mons. A. Contiero nel 1956, era stata acquistata da Mons. Beggiato nel 1920 e si presentava allora con una pesante cornice barocca.
La torre campanaria del Duomo di Conselve
La base della torre campanaria risale probabilmente all’epoca dell’edificazione della pieve per mano di Alberto da Baone (1194). La parte che dalla base sale fino all'orologio sembra risalire invece a un’epoca più tarda, presumibilmente il XIV secolo. In quell’epoca, la torre era dotata di due sole campane. La parte sommitale fu compiuta tra il 1763 e il 1766: 16 anni dopo la consacrazione dell'attuale Duomo.
Da uno zoccolo di mattoni, si innalza la cupola, composta di un castello barocco sulla sommità, una sfera una croce, una banderuola.
Il campanile subì intense campagne di restauri a partire dal 1821, poi nel 1866, nel 1956 e infine negli anni Settanta. Le campane oggi sono 9.
L'orologio, che esisteva già nel 1627 fu restaurato nel 1766 e rinnovato completamente nel 1859.
Nel maggio del 1943 due campane vennero sequestrate per essere fuse e trasformate in armi da guerra, ma Monsignor Dal Pra, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, corse di persona a ritirarle dalla ditta Colbachini di Brentelle di Sotto (Padova) che le aveva prese in consegna. Le seppellì nel cortile della canonica e poi, nell'agosto del 1944 le fece installare nuovamente sulla torre campanaria.
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