Chiesa di Santa Giustina a Pernumia
Un percorso archeologico per scoprire le origini di una delle pievi più antiche di Padova
La Chiesa Arcipretale di Pernumia, dedicata a Santa Giustina vergine e martire, è una delle più antiche pievi della diocesi di Padova.
Leggenda vuole che sia stato il primo vescovo padovano, San Prosdocimo, a volerne la fondazione nel V-VI secolo, in seguito al martirio della santa, di cui in poco tempo si diffuse il culto in tutto il padovano.
Nel 1150 la pieve fu riedificata in stile romanico, di dimensioni modeste e con una struttura a tre navate. L’altare era rivolto a est, dove oggi si trova l’entrata, e la facciata, che oggi è rivolta ad oriente, era orientata ad ovest.
L’orientamento e la struttura della chiesa di Santa Giustina vennero rivoluzionate nel 1747, davanti all’esigenza di doverla adattare al nuovo aspetto del paese. La facciata non venne completata a causa della scarsità di risorse e rimase inconclusa per un secolo; la stessa sorte toccò alla torre campanaria.
Il nuovo campanile venne innalzato attorno agli anni Trenta dell’Ottocento, mentre la facciata venne terminata tra il 1845 ed il 1847.
Nel 1972 il sagrato venne risistemato con la posa di pietre in trachite.
Nel 1998, nel corso dei lavori di restauro del pavimento della chiesa di Santa Giustina, vennero inaspettatamente scoperti i resti della pieve originaria del V-VI secolo e quelli della chiesa romanica del 1150.
Furono trovate inoltre alcune sepolture, la base di una colonna e una fossa di fusione per le campane del 1780 circa.
In seguito al rinvenimento è stato creato un percorso di visita che permette di raggiungere gli scavi accedendovi dalla zona sottostante il presbiterio e vedere l’insieme dall’antico ingresso.
La chiesa di Santa Giustina di Pernumia ospita l’altare settecentesco del Bonazza, la pala del “Battesimo di Santa Giustina” di Francesco Apollodoro, detto il Porcia (di scuola veneziana - 1595), la “Cacciata di Adamo ed Eva” di Bernardo Strozzi (XII secolo) ed un organo del Seicento costruito dai fratelli Antignani di Brescia.
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