Chiesa di San Michele a Bagnoli di Sopra
La Chiesa di San Michele ha origini antichissime ed è attualmente la chiesa parrocchiale di Bagnoli
Testimonianze della chiesa di San Michele a Bagnoli di Sopra ne abbiamo sin dal 954, anno della cessione da parte del nobile longobardo Almerico ai monaci benedettini: qui la chiesa era citata col nome di "Capela Sanctae Mariae et Sancti Michaelis arcangeli". Accanto alla chiesa i monaci fondarono un piccolo monastero.
Fino al Quattrocento l’architettura della chiesa rimase invariata. Nel 1425, quando i territori del bagnolese passarono sotto la proprietà dei Canonici del Santo Spirito, la cappella venne ampliata e modificata profondamente: le finestre poste sul muro orientale e il rosone della facciata davano luce all’unica navata; all’interno venne divisa da un muretto posto nella zona centrale, in due settori, tradizionalmente usati per suddividere in uomini e donne i fedeli che assistevano alle celebrazioni.
Tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, i monaci pensarono di ampliare ulteriormente la chiesa di San Michele al fine di poter accogliere più persone. Ma il progetto per la nuova chiesa si fermò alla realizzazione del campanile, poiché la guerra della Lega di Cambrai arrecò a tutto il territorio, monastero compreso, ingenti danni.
La costruzione della nuova chiesa di San Michele fu possibile solo nel 1662, quando tutto il Dominio passò nelle mani del conte Ludovico Widmann.
Il nuovo edificio venne realizzato con uno stile lineare e sobrio: la grande navata rettangolare e curvata agli angoli venne dotata di un prezioso altare marmoreo. La realizzazione del progetto si deve probabilmente ad un allievo del Longhena: l’ingegnere e architetto Alfonso Moscatelli di Mantova.
La chiesa di San Michele fatta erigere da Widmann e il suo campanile cinquecentesco sono tuttora la sede parrocchiale di Bagnoli di Sopra.
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